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Esercizio abusivo dell’attività di mediazione

Esercizio abusivo dell’attività di mediazione: modifica dell’art.8 della L.n.39/1989 e dell’art. 348 c.p., inasprimento delle sanzioni per gli abusivi  timbro publisher

L’inasprimento delle sanzioni per gli abusivi, dopo un lungo percorso, è diventata legge dello Stato e sarà in vigore dal 15 febbraio.

Dopo l’approvazione il testo del comma 2 articolo 8 della legge 39/89 è il seguente:
2. A coloro che siano già incorsi nella sanzione di cui al comma 1, anche se vi sia stato pagamento con effetto liberatorio, si applicano le pene previste dall’art. 348 del codice penale, nonché l’art. 2231 del codice civile.”

In base alla modifica, l’abusivo che incorra nella prima contestazione, sarà sanzionato con una sanzione amministrativa da € 7.500 fino a € 15.000. Successivamente, nel caso in cui vi sia una sola  reiterazione dell’illecito (rispetto all’attuale formulazione dell’articolo 8 che prevede l’irrogazione della sanzione amministrativa per ben tre volte prima dell’applicazione dell’art. 348 c.p.), all’abusivo sarà applicato l’art. 348 del c.p. che, nella versione modificata in vigore anch’essa  dal 15 febbraio, prevede una sanzione penale pecuniaria  da € 10.000 fino a € 50.000 e la reclusione da sei mesi a tre anni.
La condanna comporta inoltre la pubblicazione della sentenza e la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato e, nel caso in cui il soggetto che ha commesso il reato eserciti regolarmente una professione o attività, la trasmissione della sentenza medesima al competente Ordine, Albo o Registro ai fini dell’applicazione dell’interdizione da uno a tre anni dalla professione o attività regolarmente esercitata.
Si applica inoltre la pena della reclusione da uno a cinque anni e della multa da euro 15.000 a euro 75.000 nei confronti del professionista che ha determinato altri a commettere il reato di cui al primo comma ovvero ha diretto l’attività delle persone che sono concorse nel reato medesimo.

Gabriele Lenghi

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Mi sono affacciato nel mondo immobiliare nel 1998 e mi sono subito appassionato alla Professione acquisendo subito l’abilitazione professionale ed il patentino di Intermediario Immobiliare.
Ho mosso i primi passi presso un importante agenzia in franchising dove è cresciuto lo stimolo di intraprendere la carriera in modo imprenditoriale autonomo.
Sei mesi dopo, sentendo stretto il limite di zona del gruppo di cui facevo parte e non concependo la struttura militaresca nel campo professionale, ho cambiato franchising per crescere in conoscenza ed esperienza.
Nel 2000 sono entrato in società con il mio titolare di allora e nel 2001 ho aperto la mia agenzia in franchising con l’esclusiva di zona in Costa, Saragozza, Meloncello, Funivia, Casaglia e Malpighi.
Negli anni successivi il franchising di cui facevamo parte ha modificato il regolamento interno liberando gli affiliati dai “limiti di zona”; da allora abbiamo trattato immobili su tutto il territorio provinciale arrivando ad intermediare vendite di proprietà anche sulla riviera romagnola e a Roma.
Nel 2005 è iniziato il “declino” del franchising di cui facevamo parte da tanti anni, arrivando ad un livello non più sostenibile nel 2013. Nel febbraio 2014 ho quindi deciso di creare un mio marchio e “staccarmi” dal gruppo che tanto mi ha dato e a cui ho dato tanto.
E’ nata così l’Agenzia BolognaRE.

Gestisco il personale e “supervisiono” le operazioni d’intermediazione dell’agenzia.
Sono molto dedito allo studio statistico dei mezzi pubblicitari che utilizziamo: assicuriamo al cliente il massimo rendimento dei media utilizzati.
Siamo sempre all’avanguardia nella promozione degli immobili che abbiamo in portafoglio.

Sono convinto che Onorabilità e Professionalità selezionano i professionisti più affidabili.
L’impegno e la professionalità sono la chiave di un successo duraturo.
Noi siamo sempre qui, al vostro servizio!

Ruolo Agenti di Affari in Mediazione n. 1799 presso la Camera di Commercio di Bologna

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