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Aste: differenza tra vendita con incanto e vendita senza incanto

Qual è la differenza tra vendita con incanto e vendita senza incanto?

La VENDITA SENZA INCANTO, disciplinata dagli artt. 570 – 575 c.p.c., prevede la presentazione in busta chiusa delle offerte d’acquisto in Cancelleria con l’indicazione del prezzo, del tempo, del modo di pagamento e di ogni elemento utile alla valutazione dell’offerta stessa. Tali buste vengono, poi, aperte nell’udienza fissata per l’esame delle offerte, alla presenza dei vari offerenti. Se l’offerta è superiore al valore dell’immobile aumentato di un quinto, viene considerata senz’altro accolta. Se, invece, è inferiore a tale valore, il giudice non può procedere alla vendita se vi è il dissenso del creditore procedente o se ritiene che vi siano concrete possibilità di miglior vendita col sistema dell’incanto. In caso di più offerte valide, viene indetta una gara tra gli offerenti assumendo come prezzo a base d’asta il valore dell’offerta più alta. Se, invece, la gara non può aver luogo per mancanza di adesioni, il giudice decide se disporre la vendita a favore del maggior offerente oppure ordinare l’incanto.

La VENDITA CON INCANTO, disciplinata dagli artt. 576 – 590 c.p.c., prevede la realizzazione immediata di una gara fra i diversi offerenti. Il giudice dell’esecuzione stabilisce le modalità con le quali effettuare la vendita, il prezzo base dell’incanto, il giorno e l’ora dell’asta, la misura minima dell’aumento da apportarsi alle offerte, l’ammontare della cauzione, le modalità e il termine entro il quale il prezzo deve essere depositato. Le offerte non sono efficaci se non superano il prezzo base d’asta o l’offerta precedente nella misura indicata nell’ordinanza di vendita. Ogni offerente non è più tenuto al mantenimento della sua offerta nel momento in cui essa viene superata da un’altra, anche se poi questa viene dichiarata nulla.

Gabriele Lenghi

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Mi sono affacciato nel mondo immobiliare nel 1998 e mi sono subito appassionato alla Professione acquisendo subito l’abilitazione professionale ed il patentino di Intermediario Immobiliare.
Ho mosso i primi passi presso un importante agenzia in franchising dove è cresciuto lo stimolo di intraprendere la carriera in modo imprenditoriale autonomo.
Sei mesi dopo, sentendo stretto il limite di zona del gruppo di cui facevo parte e non concependo la struttura militaresca nel campo professionale, ho cambiato franchising per crescere in conoscenza ed esperienza.
Nel 2000 sono entrato in società con il mio titolare di allora e nel 2001 ho aperto la mia agenzia in franchising con l’esclusiva di zona in Costa, Saragozza, Meloncello, Funivia, Casaglia e Malpighi.
Negli anni successivi il franchising di cui facevamo parte ha modificato il regolamento interno liberando gli affiliati dai “limiti di zona”; da allora abbiamo trattato immobili su tutto il territorio provinciale arrivando ad intermediare vendite di proprietà anche sulla riviera romagnola e a Roma.
Nel 2005 è iniziato il “declino” del franchising di cui facevamo parte da tanti anni, arrivando ad un livello non più sostenibile nel 2013. Nel febbraio 2014 ho quindi deciso di creare un mio marchio e “staccarmi” dal gruppo che tanto mi ha dato e a cui ho dato tanto.
E’ nata così l’Agenzia BolognaRE.

Gestisco il personale e “supervisiono” le operazioni d’intermediazione dell’agenzia.
Sono molto dedito allo studio statistico dei mezzi pubblicitari che utilizziamo: assicuriamo al cliente il massimo rendimento dei media utilizzati.
Siamo sempre all’avanguardia nella promozione degli immobili che abbiamo in portafoglio.

Sono convinto che Onorabilità e Professionalità selezionano i professionisti più affidabili.
L’impegno e la professionalità sono la chiave di un successo duraturo.
Noi siamo sempre qui, al vostro servizio!

Ruolo Agenti di Affari in Mediazione n. 1799 presso la Camera di Commercio di Bologna

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